La penisola del Sinis è una terra misteriosa, il mare è azzurro, i granelli di sabbia sono unici e somigliano a dei chicchi di riso, antiche culture che custodiscono enigmi irrisolti scelgono questi luoghi per vivere rendendo abitati e necropoli del passato immortali.
La storia dei giganti di Monte Prama nasce tremila anni fa ma vede la luce solo nel 1974 per caso, dopo l’aratura di un campo. Negli anni successivi, la terra riporterà in superficie più di 5000 frammenti di teste, braccia, scudi, sapientamente ricomposte dal centro di restauro Li Punti di Sassari.
I 28 giganti di Monte Prama
Nel 2014 sono ripresi gli scavi e ai 26 guerrieri già riesumati, si sono aggiunti 2 teste integre e 2 riproduzioni di nuraghe.
Le statue rappresentano uomini, perlopiù guerrieri con arco e scudo ma non solo.
Le figure più chiare e rappresentative sono:
- pugili raffigurati con un gonnellino, guanto armato e scudo sopra la testa
- arcieri, con tunica corta e arco sul braccio sinistro
- guerrieri, portano in testa un elmo cornuto ed uno scudo circolare
- 16 modelli di nuraghe alcuni monotorre, altri complessi
Questi personaggi riaffiorano anche nei bronzetti nuragici, statuette trovate in luoghi sacri. Interessante vero? tutto sembra collegato e perfettamente studiato.