Il sulcis è una terra dai mille volti, a tratti selvaggia, con tante storie da raccontare ed un popolo da scoprire, fatto di gente semplice e umile. Da qui nascono le mie origini, nel mio sangue scorre il mare e il sole mi saluta ogni giorno, il vento mi scompiglia i capelli e il cuore.

Ora prendete la cartina della mia isola e spostatevi fino ad arrivare al  a Sant’Antioco, la meta di oggi.

cala antoniareddu chia

Immaginate un luogo poco turistico, ma con tanta dignità e forza, un mare limpido e pulito, boschi, testimonianze archeologiche uniche. Questo è il sulcis, una perla rara conosciuta da pochi, ma non per questo priva di bellezza e l’isola di Sant’Antioco ne è una chiara testimonianza.

Sant’Antioco: una storia al di fuori del mare

Nelle terre del sud Sardegna è facile trovare dei luoghi ancora poco conosciuti ed esplorati, proprio come quello che vi mostro oggi.

Situata a sud ovest, Sant’Antioco è una piccola cittadina del sulcis, un’isola ricca di storia e di bellezze naturali. Collegata alla terraferma prima dal ponte romano ed ora da un ponte moderno, è facilmente raggiungibile in auto o in bici attraverso la pista ciclabile.

L’isola è sempre stata frequentata, dal neolitico, all’età del bronzo, dai fenici ai romani, fino ai giorni nostri. Vide il diffondersi del cristianesimo e la costruzione di catacombe ancora visitabili sotto la basilica intitolata al martire Sant’Antioco.

I centri abitati attualmente sono due: il paese di Calasetta, un piccolo borgo di pescatori e la cittadina di Sant’Antioco.

Sant'Antioco dal mare

Il culto delle acque in Sardegna

Da sempre l’acqua è sinonimo di vita e le popolazioni che abitavano l’isola nella preistoria lo sapevano bene.

Il culto delle acque non era qualcosa di esclusivamente legato alla Sardegna, in ogni parte del mondo infatti ci sono state testimonianze, rituali, oggetti votivi che dimostrano il rispetto verso questo elemento.

acqua sant’antioco

Perchè parliamo di rituali?

In epoca nuragica vediamo la comparsa di pozzi sacri e la presenza di bronzetti ex voto all’interno di questi monumenti ci fa pensare che l’acqua rivestisse un ruolo molto importante per queste popolazioni.

Il pozzo sacro generalmente era strutturato in questo modo: una scalinata che conduceva ad una camera scavata in profondità che consentiva di raccogliere l’acqua sorgiva.

La presenza di queste costruzioni e dei bronzetti quindi ci fa pensare a dei luoghi nei quali probabilmente avvenivano dei rituali e che rivestivano un scopo preminente nella società .

Per questo motivo il sito di Grutti Acqua a Sant’Antioco, dedicato proprio a questo elemento, è estremamente interessante.

pozzo sacro sardegna

Il pozzo sacro dell‘isola di Sant’Antioco

Grutti Acqua è un santuario dedicato al culto delle acque e la prima cosa che salta all’occhio è la presenza del pozzo sacro.

Ho visitato questo sito diverso tempo fa e nonostante fosse incustodito, traspariva l’importanza del monumento. Mi piange il cuore nel vedere come ora ci siano stati diversi crolli che hanno compromesso la bellezza di questo spazio sacro.

Il comune ha messo in sicurezza il pozzo che ad oggi è quasi totalmente ricoperto di acqua.

Spero che si possa rendere giustizia a questo luogo prima possibile affinché chiunque giunga nell’isola di Sant’Antioco possa visitare questo monumento unico .

Le sorgenti d’acqua

Oltre al pozzo, dopo aver percorso una scaletta in pietra si arriva ad una zona differente con una pozza d’acqua più piccola.

Percorrere la scalinata è molto emozionante, immaginare quali persone abbiamo percorso questi stessi gradini, i loro visi, le loro emozioni mi fa sempre sognare ad occhi aperti.

All’interno si intravede un architrave ma la vegetazione molto fitta e l’acqua alta non permettono di capire di più.

Qualche metro più avanti è presente una seconda sorgente d’acqua più grande e capiente. La vegetazione accompagna ogni angolo di questo sito, gli alberi incorniciano questi luoghi come a proteggerli da occhi indiscreti e l’acqua è fresca e limpida.

Mi è stato riferito da un ragazzo del posto presente con me il giorno in cui sono stata a Sant’Antioco, che le due pozze sono collegate e che questa più grande alimenta la seconda.

Lui sostiene che da bambino la cavità più piccola fosse chiaramente un pozzo sacro di modeste dimensioni, ma che sia ormai compromesso dalla vegetazione.  Sono supposizioni e non mi sento di confermare o smentire tutto questo.

Una cosa è certa, nel sito di Grutti Acqua a Sant’Antioco, non manca l’acqua. La cura e il rispetto per questo elemento è tangibile in ogni suo angolo. Questo santuario vi rapirà il cuore perchè parla attraverso le pietre e il panorama di cui potrete godere è magnifico.

Il laghetto artificiale

Eccoci finalmente arrivati al punto più caratteristico del santuario. Dopo aver percorso la scalinata in pietra, una delle tante presenti, vi troverete dinanzi ad una fitta vegetazione che sembra quasi celare e custodire un luogo segreto. Davanti ai vostri occhi un laghetto nuragico, perfettamente conservato e pieno di acqua. Probabilmente il terreno in quel punto era già sotto il livello del mare ed è stata sfruttata questa depressione naturale aggiungendo i massi in trachite.

Potrete percorrere tutto il perimetro del lago così da osservare da ogni angolazione questo sito situato presso l’isola di Sant’Antioco.

La gradinata misteriosa

Adiacente alla pozza piccola c’è una scalinata ripida, con tante palme a fare da contorno a questo scenario fuori dal tempo. Iniziate a salire, non vi preoccupate se non vedete la fine, la scala è ben tenuta, è abbastanza larga, non ci sono pericoli.  Però porta con sé un mistero.

Quale vi starete chiedendo?

Giunti in cima non troverete nulla di visibile, qualunque cosa ci fosse è andata perduta, distrutta.

Quindi mi chiedo, dove conducevano queste scale? riusciranno gli archeologi a scoprirlo?

La vista che potrete ammirare da lassù è impagabile e non vi farà comunque pentire di aver fatto la scarpinata, vedrete il laghetto e il mare di Sant’Antioco.

Solo la vista, vale il viaggio.

Osservando sulla destra noterete i resti di un nuraghe. Sono visibili parecchi crolli ma la struttura era sicuramente imponente vista la grandezza delle pietre.

Come arrivare nel sito di Grutti Acqua

Arrivare sul sito di Grutti Acqua non è complicato e con le mie indicazioni troverete subito il santuario senza perdervi.

Seguendo google maps vi porta ad un punto morto, e perderete solo tempo. Prendete la strada per cala sapone, poi svoltate per andare all’arco dei baci, troverete le indicazioni per il Carolina Ranch, proseguite sempre dritti sulla strada sterrata, arrivate alla tomba dei giganti Su Niu e su Crobu e proseguite dritti finchè non trovate uno spiazzo ed una casa diroccata. Fermatevi qui.

Entrate nel sentierino che costeggia i ruderi, troverete un cancello accostato, proseguite all’interno e poi il percorso vira a destra. Il vostro punto di riferimento deve essere il muretto in pietra, finchè troverete il muretto la strada è corretta. Tutto il sito si trova sulla vostra sinistra. Quasi subito troverete il pozzo sacro e poi tornate sul sentiero principale e troverete una deviazione che coincide quasi con la fine del muretto. In quel punto inizia la scala che vi condurrà al sito di Grutti Acqua a Sant’Antioco.

Lungo la scalinata troverete un grosso masso, siete nel posto giusto.

percorso grutti acqua| Sant'Antioco

Da vedere nei dintorni di Sant’Antioco

Nei dintorni di Sant’Antioco potrete fare diverse attività gratis a tema archeologico:

  • Tomba dei giganti Niu e Crobu
  • Menhir su Para e sa Mongia
  • Ponte Romano

Esperienze a tema naturalistico:

  • Arco dei baci
  • Cala Grotta
  • Spiaggia di Turri
  • Spiaggia di Cala Sapone

Spero  che questo mio viaggio alla scoperta di questo tesoro nell’isola di Sant’Antioco vi sia piaciuto. Al prossimo racconto

Eleonora